PARITA’ DEI DIRITTI TRA UOMO e DONNA: LOTTARE O RASSEGNARSI?

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Il secolo scorso è stato caratterizzato da lotte, rivolte con protagoniste donne che hanno lottato per avere gli stessi diritti e doveri degli uomini, che dall’origine del mondo hanno sempre goduto di maggiori privilegi.
Anche se l’articolo 3 stabiliva, già da decenni, che la legge è uguale per tutti senza distinzione di sesso, negli anni ’70 si era ben lontani da questa uguaglianza sancita sulla carta.
Se per la legge uomini e donne si trovavano sullo stesso livello, nella società e nella famiglia non era certo cosi. Il ruolo della donna secondo non andava oltre quello di casalinga e mamma, dell’angelo del focolare. Era quindi malvista una donna in carriera o che fosse impegnata politicamente.
Ora nel 2011 la donna ha il diritto al lavoro, partecipa alla vita politica e un adulterio maschile e femminile ha uguale importanza e significato.
Ma siamo sicuri che, dopo decenni di lotte e rivolte, uomo e donna abbiano finalmente gli stessi diritti, doveri, privilegi e possibilità?
Andando oltre l’aspetto legale, forse siamo ancora oggi lontani da una parità.
Per fare un esempio, moralmente è difficile accettare un tradimento da parte di una fidanzata, di una moglie o di una mamma. E’ infatti socialmente e moralmente più accettabile un tradimento da parte di un uomo, sia che si tratti di un fidanzato, di un marito, o di un padre.
In famiglia, per fare un altro esempio, è ancora un’utopia l’uomo che si dedica totalmente alle pulizie domestiche, alla cucina, alla cura dei figli neonati. E’ forse impensabile l’idea di una collaborazione tra coniugi.
Nell’ambito lavorativo vi sono i casi forse più dolenti. Continuano ad essere infatti sempre meno le donne tra la categoria degli ingegneri, dei medici chirurghi, dei fisici, dei chimici… E ciò non accade perchè esse hanno meno capacità nelle materie scientiche ma perchè si tende a dare meno credibilità e fiducia ad una donna rispetto ad un uomo.
Inoltre mentre un uomo può avere una famiglia ed essere in carriera senza “condanne morali”, per la donna è più difficile e a volte impossibile. Infatti, secondo la nostra mentalità e secondo le nostre convenzioni, un uomo può lavorare fuori casa e rientrare in famiglia nel weekend, mentre è inaccettabile l’idea che una donna, sposata e con figli, stia fuori casa durante la settimana per lavoro e lasci la prole al marito.
Per questi motivi, a volte la donna si trova a dover scegliere tra carriera e famiglia.
Tuttavia molte donne non vivono queste “discrimazioni” con malessere, ma dovrebbero essere garantiti pari diritti e dignità tra uomini e donne, per coloro che desiderano e hanno possibilità di far carriera senza rinunciare alla gioia di avere una famiglia.
Ora chiedo a voi: deve essere raggiunta la vera e piena parità dei diritti tra uomo e donna, oppure bisogna rassegnarsi ai limiti che la società, la morale, le convenzioni impongono?

VALERIA SCHIAVI

14 pensieri su “PARITA’ DEI DIRITTI TRA UOMO e DONNA: LOTTARE O RASSEGNARSI?

  1. Pietro Deligia

    Non è un fatto di utilità o inutilità, è solo il pensiero che non si dere rendere conto a nessuno che può dare quel surplus in più ad alcune donne che adesso ancora vivono dentro logiche passate

  2. Anonimo

    l’uomo e la donna sono uguali devono avere gli stessi diritti. per me è sbagliato perche fisicamente si potremmo essere diversi e anche caratterialmente ma siamo uguali e dobiamo essere uguali

  3. Anonimo

    La donna e sempre stata sottovalutata nel mondo lavorativo , DONNA=casa,merito,figli,pulizie
    È vero anche sul fatto che una donna che va con molti uomini viene etichettata come DONNA sporca o vero “puttana” parola molto usata per descrivere una donna con una vita sessuale attiva con diversi uomini, ma è anche vero che noi donne abbiamo più potete in tribunale (perché diciamoci la verità la legge non è uguale per tutti), quando marito e moglie si lasciano, la moglie prende la maggior parte ell’eredità del marito, figli, mantenimento, e molte donne di questa cosa se ne approfittano, ma perché? Perché sanno che in qualunque modo ne usciranno vincenti o al massimo vincenti senza però quello che si aspettavano. L’uomo e etichettato come persona che non saprebbe prendersi cura di una famiglia, quanti di voi conoscono una donna che paga il matenineto al marito? Io per ora nessuno. E vero mi prenderete per pazza ma secondo me si dovrebbe davvero pensare di avere la parità dei sessi perché si su certi aspetti l’uomo a più potere, ma anche la donna ora come ora a più potere dell’uomo su altri campi.
    Secondo me avremo la parità dei sessi quando non ci saranno più steriotipi in entrambi i sessi, quando la legge sarà uguale per “tutti” è quando le donne avranno la stessa opportunità lavorative degli uomini in ogni campo lavorativo.

  4. Anonimo

    Partiamo dal presupposto che io non sono maschilista, però secondo me , le donne servono solo per cucinare, pulire la casa, badare ai figli e in fine la cosa più importante : SCOPARE!!!

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