Perchè non provare a discuterne??

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(di Pietro Deligia)

Da qualche tempo, anche nel Bel Paese, è ripreso il dibattito, se di dibattito si può parlare, sull’opportunità di tornare a produrre energia attraverso il nucleare.
La discussione sul tema sovente viaggia lungo binari tendenziosi, poco scientifici e sociali come converrebbe invece ad un tema così tecnico, tema inoltre cruciale per il futuro economico del paese.
Molti dei nostri rappresentanti impugnano una bandiera vecchia che ancora oggi cavalca l’onda lunga della paura per le catastrofi che in passato hanno duramente segnato il pianeta, scelta questa poco condivisibile, visto il progresso che questa tecnologia ha saputo affinare in questi anni. Qualche giorno fa, leggendo un quotidiano economico, mi sono imbattuto in un articolo che ha destato la mia attenzione dal titolo “Nucleare di profondità” dove veniva riportata una singolare situazione, venutasi a creare in Svezia (sapete che lì vicino la banda larga è un DIRITTO COSTITUZIONALE!!??…ma questa è un’altra storia) dove il governo ha dovuto decidere tramite una vera e propria gara a quale città assegnare un deposito di scorie radioattive di nuova generazione. La contesa ha premiato la cittadina di Ostharmmar a scapito dell’altra finalista Oskorshamm che, udite udite, beneficerà di importanti incentivi per sopperire alla perdita di questa vantaggiosa opera, che avrebbe portato reddito nelle casse comunali e posti di lavoro sicuri per molti.
Non mi addentrerò in tecnicismi che rischierebbero di annoiarvi, vorrei solo sottolineare qualcosa che in pochi sanno. Qualche settimana addietro, 72 tra intellettuali e scienziati del calibro di Umberto Veronesi (oncologo), Margherita Hack, Carlo Bernardini e Chicco Testa (ex presidente di Legambiente) hanno invitato, attraverso un comunicato, una certa parte politica a riflettere seriamente su tale possibilità. Credo che l’interesse di tali figure verso la questione non nasca dall’irrefrenabile voglia di provocare tragedie di dimensioni apocalittiche ma dalla presa di coscienza che tale opportunità può rappresentare.
Amministrazioni come quelle Obama e Sarkozy sostengono apertamente il nucleare, Zapatero e Merkel pur investendo (giustamente) su altre fonti difficilmente rinuncerebbero al nucleare.
Come al solito il bigottismo che ci contraddistingue ci impedisce di affrontare una discussione seria e ci porta su posizioni antitetiche a seconda degli schieramenti politici che ci rappresentano, tralasciando però gli aspetti fondamentali: la scienza,l’economia e la salute di noi tutti che in questi casi, sono le uniche vere determinanti per poter discernere quale debba essere l’obiettivo da perseguire.
Il mio articolo non vuole essere uno spot al nucleare, ma solo un invito ad una discussione seria e non faziosa. Vogliamo iniziare questa discussione qui e adesso!?