Periferie punto interrogativo – Ceriara.

Standard

Con il post di oggi si inaugura una nuova rubrica, in essa racconterò la situazione delle periferie Privernesi, cercando, nella maniera più modesta possibile, di fare il punto per ciascuna di essa. Il titolo volutamente nasconde sia una domanda che una triste constatazione, perché vuole essere una esortazione a ritrovare le periferie dimenticate, auspicando il ritorno della mano amministrativa.

Ceriara sarebbe una bella e tranquilla zona di campagna, se non fosse per lo stato di completo abbandono in cui versa ormai da anni, sia in termini infrastrutturali che di servizi.

L’ultimo intervento fatto in questa frazione risale al 2009 con la famosa rotatoria in “via madonna delle grazie” (tutt’ora incompleta), oltre tutto di competenza provinciale, quindi se volessimo pensare all’ultimo intervento comunale fatto da queste parti, credo che molti troverebbero difficoltà a ricordarne uno.
Questo penoso stato di abbandono negli anni ha prodotto inevitabilmente delle carenze infrastrutturali, specie laddove c’è bisogno di una manutenzione quanto meno entro i limiti della decenza. Un esempio sono le strade comunali: piene di buche, prive di segnaletica e con lunghi tratti completamente al buio di notte. Continua a leggere

UDC A SAN MARTINO, Ma è tutto gratis

Standard

Dal 1 al 4 settembre nella doppia location di San Martino e di Fossanova, si è tenuta la prima “Summer School Udc” che ha portato più di 100 under 35 del partito, per la maggior parte già coinvolti nelle diverse amministrazioni locali, ad una quattro giorni di formazione e incontri allo scopo di costruire la nuova generazione di cattolici in politica. La presenza di personalità del calibro di Casini, Cesa e Buttiglione hanno dato ancor più lustro a questo grande evento che Priverno ha avuto la fortuna di ospitare. Adesso voi dovreste domandarvi: “Bhè, dove sta il problema? Una bella occasione per il nostro piccolo paese?”. In realtà non è proprio così Continua a leggere

Mao Tse Tung, il Podestà e la statua di cera: un consiglio comunale d’altri tempi

Standard

In una calda sera d’estate, in un’affollata sala consiliare, non poteva che esserci un’infuocato consiglio comunale. Ore 21.00; i posti a sedere sono già tutti occupati; il chiacchericcio e lo sventolare di ventagli di fortuna inonda tutta la sala. Gli animi sono roventi e il nervosismo di molti sembra far immaginare il peggio. Sindaco, assessori e consigliere hanno già preso posto sul banco degli imputati; l’opposizione affila i coltelli per la lunga battaglia serale. Per la grande occasione si sono riversati tra la folla anche i cosiddetti “giornalisti”, creature estremamente sfuggevoli dalle nostre parti che per la serata in programma hanno deciso di dare una ripulita ai loro impolverati attrezzi e degnarci della loro presenza.  Continua a leggere

Forse è il caso che qualcuno intervenga…

Standard

Se penso a Priverno penso a Fossanova, alla splendida Piazza del Comune, alla falia, ai broccoletti e… a Cicoria.

Maurizio Letizia, è inutile negarlo, è parte integrante della storia, recente, di Priverno. Abita le nostre strade da decenni e non c’è un privernate, che sia uno, che non lo conosca e che non lo abbia mai ascoltato cantare “Io vagabondo”.

A lungo tempo è stato uno di quei “classici” barboni-ubriaconi, del tutto benevoli, che popolano le cittadine italiane e che, nei piccoli centri, finiscono per diventare una vera e propria mascotte dell’intero paese.

Qui tante persone di buona volontà lo hanno aiutato, chi regalandogli le scarpe, chi i calzoni, chi l’intimo. Ognuno il suo, come in una tacita suddivisione dei compiti.

Priverno però non gli ha negato anche delle brutte sorprese. Tra storia e leggenda si narra di quando fu fatto sposare per far acquisire il diritto di cittadinanza all’amante di qualche incosciente concittadino. Storia acclarata è invece quella che vede, costantemente, al suo ritorno da ogni tentativo di riabilitazione, giovani e vecchi spingerlo a ricominciare a bere “per farsi due risate” e i vari commercianti a concedergli vino o birra per incassare qualche euro in più. Pronta l’autogiustificazione con l’ipocrita “ma tanto Cicoria è irrecuperabile, si sapeva che prima o poi avrebbe ricominciato”. Continua a leggere

Andiamo tutti a vedere il Priverno Film Festival!!!

Standard

Nella serata – col senno si poi fortunata – di Domenica, passeggiando per la piazza del Comune, incontriamo un amico che ci comunica casualmente che VENERDI 24 giugno 2011 ore 21.00 avrà inizio il Priverno Film Festival…come??? inizia il Priverno Film Festival?? La prima cosa che mi viene in mente è: “ma è mai possibile che in questo Paese affiggono manifesti solo per defunti, processioni e sagre di latticini, salumi e prodotti tipici?”

Visto il colpo di fortuna che abbiamo avuto, è con immenso piacere che l’Associazione PuntoFuturo si impegnerà a seguire con attenzione lo svolgimento dell’evento, poichè sarebbe un peccato mortale trascurare un evento prestigioso e dagli ottimi contenuti artistici come il Priverno Film Festival. Qualcuno potrebbe essere scettico al solo pensiero di immaginare un evento di prestigio qui a Priverno, eppure i cortometraggi che concorrono arrivano da molte parti del mondo, dando cosi una piega internazionale al Festival stesso. Nel panorama nazionale negli ultimi anni l’interesse per i cortometraggi è cresciuto a dismisura. Tra grandi e piccoli festival, se ne possono contare almeno un centinaio in giro per la penisola. La maggior parte di questi festival si sono sviluppati nei piccoli paesi, in modo da sfruttare l’evento come vetrina per un rilancio turistico dei singoli territori. Continua a leggere

I commercianti sul piede di guerra: Macci deve ascoltarci

Standard

Non si placa l’amarezza dei commercianti di via Consolare per il trattamento che stanno subendo: l’istituzione della zona pedonale è veramente una brutta tegola alle loro attività. Ma non si danno per vinti. Vogliono che la situazione cambi e per questo si stanno muovendo per cercare un dialogo sia con tutta la cittadinanza sia con il signor sindaco. Per questo motivo, in data 3 giugno 2011 alle ore 21, presso la sala di San Sebastiano (vicino la cattedrale di Santa Maria) si è tenuta un’assemblea pubblica alla presenza di una cinquantina di partecipanti tra commercianti, residenti e comuni cittadini. Dall’assise ne è venuto fuori un documento (proposto da me in maniera rielaborata e sintetica) in cui, vista l’ordinanza n.30 del 19/05/2011 relativa all’istituzione e disciplina dell’area pedonale di via Consolare, emerge che l’ordinanza stessa: Continua a leggere

LA ZTL PIU’ CONTROVERSA CHE CI SIA Il bicchiere mezzo vuoto della pedonalizzazione di via Consolare

Standard

Con ordinanza N.30/2011 diventa operativa l’istituzione dell’area pedonale in via Consolare e Piazza Giovanni XXIII; come le grandi città italiane anche Priverno ha la sua “ZTL” (zona a traffico limitato). Ma vediamo un po’ di cosa si tratta. Sfogliando l’ordinanza arrivata al comando dei vigili urbani in data 21 maggio 2011, vengono specificate tutte le modalità d’attuazione di questo nuovo piano. Il tratto coinvolto è quello che abbiamo già nominato, un tratto stradale protetto da dissuasori mobili di tipo automatico a scomparsa, posizionati all’altezza delle intersezioni con Piazzale XX Settembre (Porta Romana), con via Federico Zaccaleoni (per capirci nei pressi del noto ristorante “Romoletto”) e con via Umberto I (zona piazza del Comune). Il periodo di sperimentazione si protrarrà fino al 30 di ottobre in cui orientativamente il centro storico rimarrà chiuso al traffico dalle 16.30 fino alle 20.00 (anche se in determinati periodi, specificati nell’ordinanza, ci sarà una riduzione dell’orario). Ovviamente in base alle numerose esigenze di chi abita il centro storico l’ordinanza prevede delle deroghe per determinate classi di utenti (residenti, titolari di passi carrabili, autorizzati per eccezionale/temporanea necessità) e di mezzi di trasporto (veicoli di polizia e soccorso, velocipedi, veicoli a braccia). Proprio i residenti dovranno richiedere, presso il comando dei vigili urbani, i telecomandi o l’abilitazione temporanea di telefoni cellulari per l’apertura dei dissuasori. Questo, a grandi linee, è quello che viene specificato nell’ordinanza.

Continua a leggere

WI-FI al castello: prove di civiltà.

Standard

La riqualificazione del castello necessita di una spinta propulsiva. La vecchia idea di gestione è evidentemente fallita da tempo, con la dimostrazione che non basta un bar dalla difficile contestualizzazione a far vivere il parco e con l’abbandono, invece, di quanto di promettente c’era (vedi il museo della matematica). Eppure sono chiare le possibilità di un parco naturalmente accogliente come quello di San Martino, un potenziale centro aggregativo che in molti altri posti d’Italia sognano. Ma quale può essere questa spinta propulsiva? Di certo l’Access Point Wi-Fi che si appresta ad essere installato potrebbe essere un ottimo punto di partenza.

L’idea nasce con l’iscrizione al concorso “150 Piazze Wi-Fi”, promosso dalla testata “WIRED Italia”. Iscrizione curata da Luigi Teodonio, con l’avallo del proprio partito, SEL-Priverno. Il progetto e l’idea presentata da Luigi ha pienamente convinto la redazione di WIRED che ha inserito la proposta tra le 150 vincenti. Tutto ciò, concretamente, si è tradotto nella messa a disposizione, a titolo gratuito, delle attrezzature per la realizzazione dell’Access Point e del primo anno di fornitura di utenza adsl. Continua a leggere

Domande lecite di un cittadino non ancora affetto da cecità

Standard

Dopo aver visto qualche striscione ed aver visitato il sito del nostro comune, mi sono accorto che anche da noi è nato il centro commerciale naturale.

La mia reazione istantanea è stata di stupore, sono subito corso in centro a vedere come la mia città fosse cambiata, volevo tastare con mano quali cambiamenti avesse apportato questa novità nel tessuto commerciale cittadino, quali novità c’erano nel centro storico… e invece nulla, niente di nuovo.

I negozi erano i medesimi, le strade anche, non c’erano luci diverse o palazzi ristrutturati, non c’erano eventi particolari che animavano il centro e che potevano attrarre l’attenzione, e allora mi sono chiesto:” ma ho forse sbagliato paese?!”

Tornando a casa ho iniziato a pensare che l’idea poteva essere veramente innovativa, e fare da traino ad una economia che nella nostra realtà comunale non è poi così florida. Ho deciso così di informarmi, scoprendo che in realtà quanto questo progetto sia brillante nei modi di realizzazione e nei servizi che offrirebbe se applicato adeguatamente.. Dopo qualche giorno ho iniziato a pormi delle domande e a darmi delle risposte…

Continua a leggere

Il Pd delle buone intenzioni e quello delle cattive azioni

Standard

Bhè si lo ammetto, non ho azzeccato quel nome in quell’articolo tanto chiaccherato della settimana scorsa. Ma sbagliato il nome rimane l’essenza del disegno politico da me sostenuto; quello di un Pd spaccato a metà tra sezione di partito e gruppo consiliare. Insomma due veri e propri Pd; uno dalle buone intenzioni e l’altro dalle cattive azioni.
Un titolo del genere non può che calzare a pennello ma soprattutto, da laureato in storia, non può che farmi tornare alla mente le parole di un uomo che, nel bene o nel male, ha scritto una pagina significativa della storia e della memorialistica del fascismo. Questo era Giuseppe Bottai che fu uno dei primi ad analizzare, appena crollato il fascismo nel 1943, le cause che avevano condotto a quel risultato; a più riprese parlò esplicitamente di un “fascismo delle buone intenzioni” (che era la corrente “revisionista”, di cui lui faceva parte, che aveva sempre invitato Mussolini all’allontanamento della componente squadrista) e di un “fascismo delle cattive azioni” ( il fascismo squadrista, violento e anti-normalizzatore). Il mio è soltanto un riferimento storiografico perchè dal punto di vista politico questa differenziazione non ha alcun motivo di esistere, dato il fatto che oggi il fascismo è marchiato di anticostituzionalità ed è unico nella sua rappresentazione totalitaria e squadrista.