Sono recenti due notizie che catapultano l’Italia, anche se con qualche anno di ritardo, nel nuovo millennio delle comunicazioni globali: l’abolizione del decreto Pisanu e l’accordo per l’evoluzione della banda ultralarga. Ma entriamo più nel dettaglio.
Il decreto Pisanu
All’indomani del 11 settembre, le misure di sicurezza sono aumentate anche attraverso un controllo più rigido sui mezzi di comunicazione. In quest’ottica rientra il decreto Pisanu. Quest’ultimo sancisce l’impossibilità di effettuare connessioni pubbliche anonime. Tale restrizione si è dimostrata del tutto inutile riguardo la sicurezza, pensate che negli Stati Uniti non è stata adottata perché ritenuta inutile. Inoltre, in Italia, ha frenato la diffusione delle reti wifi pubbliche con conseguente rallentamento dello sviluppo delle telecomunicazioni (nella vicina Francia le reti pubbliche sono cinque volte quelle presenti in Italia).
Dal primo gennaio 2011 questo decreto non varrà più grazie alla decisione del ministro Maroni di non rinnovarlo!
Accordo sulle reti a banda ultralarga
Sempre di novembre è l’annuncio di questo accordo che sancisce un piano di sviluppo parastatale. L’accordo è fondamentale per raggiungere gli obiettivi sanciti dalla comunità europea (linea di almeno 100mbps per il 50% dei cittadini). Ora si cerca l’accordo con le regioni e gli enti locali, per un percorso che personalmente ritengo molto lungo e complicato.
Beh cosa dire…finalmente! Ci sono voluti 10 anni, ma ora possiamo dire di essere nel 2000 anche a livello di telecomunicazioni.
(di Marco Codastefano)