Now we’re on the brink of the next big shift.”
Questi sono solo alcuni esempi e casi d’uso nel quale Google Wallet potrà rivelarsi come prossima rivoluzione tecnologica. Ma cosa si nasconde esattamente dietro a questa innovazione? Da qualche anno, università e centri di ricerca di tutto il mondo, hanno iniziato a focalizzare la propria attenzione su una promettente tecnologia, la Near Field Communication (NFC), sviluppata dal binomio Philips-Sony.
Cos’è esattamente? La NFC è una tecnologia che fornisce connettività wireless a corto raggio, tipicamente ad un massimo di 4 cm, operando ad una frequenza di 13.56 MHz e ad una velocità di trasmissione che va da 106 kbit/s a 848 kbit/s. Infatti, al contrario della Radio Frequency Identification (RFID), “parente” stretta di NFC, l’instaurazione della rete tra una coppia di apparati avviene grazie all’induzione magnetica tra due antenne ad anello, ognuna installata sul rispettivo dispositivo. In RFID, invece, entrano in gioco i campi elettromagnetici e la comunicazione tra i dispositivi è possibile a distanze maggiori, tant’è che questa tecnologia sta iniziando ad avere impiego nel campo logistico.