Sono passati dieci anni dal primo episodio cinematografico del maghetto con gli occhiali, e quando pochi giorni fa ho visto la seconda e ultima parte dei “Doni della Morte” posso dire senza timore che mi ha messo un po’ di tristezza . Si perché segna per me come per migliaia di ragazzi una fine di un’era, e in questi tempi bui, dove l’orrore è dietro l’angolo e ospite fisso in televisione, e la realtà non lascia spazio né tempo alla fantasia e al fantasticare, film come questo sono aria pulita in un mondo inquinato. Certo, molti di voi la penseranno al contrario, ma il mio discorso è ben più ampio di quanto si possa immaginare.
Vedo ragazzini sempre più presi dal virtuale, bambini che anziché passare tempo a leggere fumetti o libri o a inventare sempre giochi nuovi (come facevo io o facevate voi da piccoli) trovano più interessante guardare e parlare dei reality del momento, o stare su facebook o davanti la playstation, lasciando morire quella parte di loro che ognuno di noi pagherebbe oro per riavere. La nostra infanzia, la nostra innocenza e la nostra fantasia. La nostra fervida immaginazione priva di vincoli e costrizioni, che viaggiava e creava mondi senza alcun confine. Che bello, ma che tristezza non poter tornare indietro. E invece i ragazzini di oggi desiderano tanto crescere e il più in fretta possibile!